Ma perché ci devo ave’ il mal di schiena?!

 Ieri sera il mi figliolo è andato al compleanno di G., una ragazzina bionda e bellissima che conosce dai tempi dell’asilo. 

In bagno mentre si metteva la cera ai capelli ha urlato schifato: “Nel barattolo della cera c’è un capello, che schifooooo!”

“Nel barattolo della cera per capelli temo che trovarci un capello sia il minimo, Giova”.

Sto crescendo il paradigma del maschio medio, quello che mentre distribuivano la praticità di, tipo, togliere un capello dal barattolo della cera, univa i puntini dall’uno al cento e poi, se gli avanzava tempo, contava le pecore.

Dopodiché, a cena fuori, col mi’marito che teme di avere il timpano perforato da circa due mesi e non va, non dico dal meccanico, ma almeno dall’otorino, invece di rompere il cazzo a me, sento uno al tavolo accanto pronunciare questa domanda agli sventurati commensali: “A capodanno cosa si fa?”.

Che il 28 di luglio è più audace di promettersi: “Finché morte non ci separi”.

Oggi al CCS, ho chiesto una sedia da regista al bagnino e lui mi fa: “Prendila pure, si danno sempre a chi ha problemi, tipo mal di schiena”.

Ma perché ci devo ave’ il  mal di schiena?

Con questa domanda vi lascio.

E fine della storia

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