In notturna
Da qualche anno, il venerdì sera, è tradizione per il Giova e alcuni suoi amici, fare il bagno in piscina a Ponteginori, in notturna, una di quelle serate alle quali poi seguono risate in macchina e pigiama party.
Ieri sera , dopo le curve della Salaiola, ti s’arriva lì e la piscina era chiusa, per cause tecniche, come fosse una trasmissione televisiva, un gruppo elettrogeno, la sodiera della Sorvè.
Annunciato da un foglio A4 scritto in stampato piccino, a biro blu, appiccicato con lo scotch alla biglietteria.
In un mondo social, globalizzato, dove tutti sanno tutto di tutti su tutto e prima di tutti, non si pensa di, che ne so, pubblicarlo su una piattaforma visibile urbi et orbi, o sicuramente più visibile del davanzale della biglietteria, che già se sei in piedi nel mezzo della “pista” non vedi, figurati a trenta chilometri di distanza.
O se s’era dieci, Come è capitato? Non è che uno viene per rompere il cazzo, eh, a suonare il campanello di casa vostra, per dire.
Che poi è uguale, uno o duecento è uguale, non va bene, è una questione di principio, ci sono cose che non dipendono da noi, spero, ma bisogna fare il possibile per tamponare il tamponabile, che ormai a tamponi siamo tutti esperti.
Il gozzo del CCS, chiuso non lo trovi mai, per dire, nemmeno pulito, ma questa è un’altra storia.
Ora torno simpatica, ma anche da antipatica I ❤️ piscina di Ponteginori, pure quando è chiusa per cause tecniche.
Quel che ho un cuore ho in bocca, ormai lo saprete.
Imparerò a telefonare.
No, via.
E fine della storia
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