L’ombelico del mondo
Stamattina che non avevo digerito nemmeno il caffè ti vedo uno al benzinaio con una camicia di lino bianca sbottonata fino all’ombelico.
E sono quasi sicura che non fosse perché aveva caldo, o almeno non solo per quello.
Un rosario arancione condiva il tutto, annegato in un tappeto di peli arricciolati e sudati che ho ringraziato di essermi fatta mettere il cornetto alla crema in una busta, sennò rischiavo che la crema mi sapesse di pelo da qui all’eternità.
Che poi, no, di Jovanotti ce n’è uno solo, che già rischia l’effetto Santone, Maestro, le più belle frasi di Osho, ed è bello come pochi, ma sesso ne fa poco.
Figurati te al benzinaio, alle otto, di lunedì, che mi devono anche venire le mestruazioni e la predisposizione verso l’altro è secca come il gozzo del CCS i giorni di bassa marea che non tromberei nemmeno Robert Redford quando era giovane e biondo.
Per esse’ lunedì le prospettive sono rosee.
Alé!
E fine della storia
Amen
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