La piscina di Ponteginori
Se potessi guardare il “mio” mondo dall’alto e da lontano, quello che vedrei sarebbero una serie di fotogrammi, come nel finale di “Love Actually”.
Uno di questi fotogrammi sarebbe azzurro e fresco. Bagnato come una grossa goccia di rugiada. Luminoso e punteggiato di stelle la sera.Verde come l’ombra degli alberi tutt’intorno. Costellato di costumi colorati. Straboccante degli schizzi di corpi che si tuffano. Circondato dai mattoncini color Solvay delle case vicine. Pieno del desiderio degli occhi di chi, lì dentro, si cerca o si è cercato, si ama o si è amato, nel corso di molte e calde estati. Giallo come la prima ciambella con la quale Giovanni c’ha fatto il bagno. Accompagnato dal canto dei grilli e da risate di tutte le età. Rosso e buono, come il pane e pomodoro di Babino che mi obbligava a mangiarci il mi’ zio Carlo.
Uno di questi fotogrammi sarebbe la piscina di Ponteginori, nella quale la cosa più trasgressiva che puoi, e potevi fare, è scavalcare la ringhiera e provare ad essere felice.
E fine della storia
Scavalcare la ringhiera il massimo della trasgressione ,PURA VERITA'.
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