Cambia il mondo ma lui no
Un cazzo sul muro di un asilo: cambia il mondo, ma lui no.
Avanguardie iconografiche e di pensiero, acrilico su muro, di un asilo per giunta.
Perché “Rita ti amooo” o “Io e te, tre metri sopra il cielo” o “Antonio e Letizia, 8 settembre 2021” parevano riviste.
Che poi, dico, questa mania di disegnare cazzi è un fenomeno sociale da studiare, un’urgenza educativa che ogni tanto è bene ripassare di nero, un bisogno impellente di affermare che sì, il cazzo c’è, nei secoli fedele, ce lo avessimo a dimenticare.
Come se noi disegnassimo passere dappertutto.
Distrattamente, mentre parliamo al telefono, o sui vetri appannati delle macchine, come ha iniziato a fare (ve lo dico) il mi’ figliolo.
A tutti coloro che credono che il cazzo salverà il mondo vorrei proporre, intanto, di centrare il buco del water alla prima, così, tanto per rodare le armi, dopodiché se ne riparla.
Un pensiero va a tutte noi, perché, talvolta, avere a che fare con gli uomini è, perlappunto, una grandissima rottura di cazzo, ma altre, diomio, è, per davvero, toda joia toda bellezza.
Alle donne che siamo, grazie a loro.
Agli uomini che sono, grazie a noi.
E fine della storia
che poi da piccola mi chiedevo perchè li disegnavano storti, poi da grande ho capito che così erano dritti
RispondiEliminaFantastico
EliminaIl problema ora è che se non commentato con vostro account Google non vedo chi siete. Che va anche bene, come volete voi, altrimenti, altro modo inserire vostro nome nel commento. Baci.
EliminaSublime
RispondiEliminaIl problema ora è che se non commentato con vostro account Google non vedo chi siete. Che va anche bene, come volete voi, altrimenti, altro modo inserire vostro nome nel commento. Baci.
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