E se non ho voglia?

In una cosa che ho letto tempo fa si esortava ad essere superiori ai propri sentimenti.

Ma come si fa ad essere superiori ai propri sentimenti?

I nostri sentimenti fanno di noi quello che siamo.

Ciò che è racchiuso nel nostro cuore, nuvoloso e ostinato.

La paura.

Il dubbio.

La confusione.

L’indecisione.

La gioia.

Il dolore.

La mancanza.

Le guerre perse.

L’ostinazione.

Il buonumore.

La presenza.

La delusione.

Il malumore.

Quindi la domanda di oggi è: “Come si fa ad essere superiori ai propri sentimenti?”

Se tutto, ma proprio tutto, fa di noi quello che siamo, o che siamo diventati?

È come dire: cerca di essere superiore a te stessa.

Ricaccia dentro, dimentica, dai una mano di bianco alle pareti del cuore e vai avanti. 

E se non ho voglia? E se mi gira il cazzo? E se piove? E se ho finito il caffè? E se voglio essere inferiore ai miei sentimenti e farmi da loro travolgere senza gridare: “Bagninoooo, aiutoooo, sto affogandooo nei miei sentimenti?”

Essere superiore ai propri sentimenti è da stoici, da forti, da leoni, da supereroi (prestatemi il vostro mantello) io sono una debole in perenne sindrome premestruale.

E fine della storia

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