Non esiste una gomma per i ricordi
La mi nonna Tina era la mamma della mia mamma.
Aveva i capelli rossi, e la pelle bianca come il latte.
Odiava il mare, il caldo e il sole.
Era burbera, asciutta, senza fronzoli: una donna di altri tempi, figlia di un’educazione di altri tempi.
Non capiva perché mi depilassi, o portassi i pantaloncini così corti o mi domandava se il mi’ fidanzato lo sapeva che con “quella canottiera mi si vedeva il petto”.
Cucinava per un esercito di persone.
Faceva un pesto che come il suo mai.
Una pinolata che come la sua mai.
Quando veniva con la zia Flora “in vacanza” da noi portava maritozzi a sentimento, che poi chi li doveva mangiare non lo so.
Mi costringeva ad asciugare bicchieri e posate dopo i pranzi della domenica perché se si lasciavano asciugare da soli ci rimanevano le gocce di calcare.
Se dopo la scuola il sabato andavo a pranzo da lei era obbligatoria la ciccia, perché tutto il resto non era cibo: non nutriva, non accudiva, non faceva crescere.
È l’ultima nonna che ho salutato.
Oggi sono undici anni.
Il fatto è che i nonni sono sempre i nonni.
Un cuscino morbido sul quale appoggiare la testa.
Un bicchiere d’acqua fresca, nonostante la loro età.
Distributori di caramelle, dolcezza e bracioline impanate e rifritte nell’olio.
Con i nonni ti senti sempre una bimba, anche quando inizi ad avere le prime rughe, il primo cedimento dell’interno coscia e la tua età si sta avvicinando inesorabilmente a quella in cui la mammografia diventerà obbligatoria.
I nonni sono un mare calmo per il nostro cuore sempre di corsa, affannato, accelerato.
Sono un bene che non passerà mai.
Sono costruttori di ricordi da abbracciare stretti.
Sono il tempo che si ferma nonostante gli anni passino.
Sono l’amore che rimane, perché tutto ciò che è stato vero non si può cancellare, non esiste una gomma per i ricordi.
E fine della storia
Post meraviglioso. Grazie Elena
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