L’estate mi picchia addosso
L’estate mi picchia addosso, pesantemente.
Lo fa con tanti, ma a me mi infastidisce.
M’aggrappo al bello.
Le volte che sono al mare, quando la spiaggia si spenge delle mille urla della gente, m’aggrappo al bello del sole che bacia il mare e gli sussurra: “A domani, amore mio”.
M’aggrappo ai pensieri che mi hanno rivolto e che spero fossero veri, come le parole usate per esprimerli.
Rivedo gli occhi del mi’ babbo, la mi’ mamma giovane e bella che nuota fino alla bocca e ritorno, sola, col suo costume intero, che chissà ora dov’è finito.
Più cresco, più mi accorgo, come canta qualcuno, che sono proprio io la persona che mi ha fatto ridere di più, e pure quella che mi ha fatto piangere di più.
Vivere sarebbe semplice, è esistere che ti mette alla prova.
“A volte vorrei lasciarmi, ma non saprei con chi altro andare, a volte mi innamoro di me, e ritorno a ballare”.
E fine della storia
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