GAETANO, MA QUANTO CAZZO TI AMO?!
GAETANO, MA QUANTO CAZZO TI AMO?!
Oggi, percorrendo strade di provincia tutte curve e alberi, ho visto scritto, su un lato di quello che deve essere stato un rudere di non so cosa: “GAETANO, MA QUANTO CAZZO TI AMO?!”, con bomboletta spray azzurro elettrico.
In mezzo al nulla, un urlo d’amore e di passione che non poteva essere taciuto.
Tutti abbiamo un Gaetano, o una Gaetana, e dovremmo farci avanti e prenderlo, come fece Jackson con April, perché se ami qualcuno devi dirglielo , anche se pensi che non sia giusto o che la tua vita ne sarà rovinata.
La bellezza sta in mezzo al nulla, al niente, al vuoto che non è vuoto, come il cielo che macchia di celeste le spaccature dell’abbazia di San Galgano, anche se siamo propensi a credere il contrario, e cioè che il bello sia in mezzo al tutto, o meglio, al tanto.
È per questo, credo, che ci anestetizziamo con quello che ci è più utile a coprire la voce del silenzio, ognuno come può, per paura di scoprire che la bellezza, per noi, non è in quello che abbiamo, ma in quello che abbiamo il coraggio di desiderare e andare a cercare in mezzo al nostro nulla, afferrandolo.
GAETANO, DA OGGI TI AMO ANCH’IO!
E fine della storia
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