Disattendere
A volte mi chiedo cos’è la cosa che mi delude di più nei rapporti.
Io credo che questa cosa sia la disattenzione, ma no “oh cazzo mi sono scordat* di chiamarti”, bensì disattendere a qualcosa di altro, ma nemmeno alle piccole promesse, o almeno non solo a quelle, bensì disattendere a una promessa più grande, a quell’ alchimia speciale che si costruisce nel tempo e che ti fa credere che tutto rimanga immobile e eterno e fedele, granitico, come le falesie a Étrat, immune dalle paure e dallo scorrere inesorabile del tempo, inviolabile, come gli archivi vaticani.
E non è la delusione della disattenzione a fare male, badate bene, ma la sua conseguenza, e cioè il sapere che non potrai essere più la stessa, dopo.
Lo disse già qualcuno no?
“Non sono arrabbiat* perché mi hai mentito, sono arrabbiat* perché d’ora in poi non potrò più crederti”.
Disattendere è un po’ come mentire, pur non essendo bugiardi.
E fine della storia
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