Il nostro dovere
A volte penso se sia giusto cercare sempre di essere al meglio, o come gli altri si aspettano che tu sia.
Una buona mamma. Una buona moglie. Una buona figlia. Una buona sorella. Una buona amica.
Chi lo decide quando siamo buone? C’è un buonometro? Chi lo decide il come devi essere buona? Chi lo decide il quanto devi essere buona?
E se oggi mi gira il cazzo? E se oggi mi sono svegliata stanca? E se oggi mi sono svegliata male? E se oggi non ho voglia di cucinare o di stirare o di fare le lavatrici o di avere una parola buona per tutti, o di avere una giustificazione per tutti, o di fare il mio dovere?
Ma poi, ancora, chi lo decide qual è il mio dovere? C’è una carta dei doveri nascosta in qualche cassetto di casa mia? O sotto al mio letto? Anzi, sotto alla polvere che c’è sotto il mio letto?
Il nostro dovere è quello di stupirci, il nostro dovere è quello di meravigliarci, il nostro dovere è quello di darci la possibilità di cambiare idea, sulle persone e sulle cose (anche su noi stesse se necessario), il nostro dovere è quello di saper chiedere scusa, il nostro dovere è quello di leggere e di fare nostro quello che leggiamo, il nostro dovere è quello di baciarci, per non dimenticare quanto è bello essere in due quando ci si garba, il nostro dovere è quello di cambiare le nostre abitudini, se nel cambio vai a stare meglio, il nostro dovere, nel possibile, è quello di non lasciare passare i giorni uguali ai giorni, il nostro dovere, sempre nel possibile, è quello di non lasciarci prosciugare dal freddo (e ampio) inverno dei doveri.
Di tutto il resto (per me, ovvio) ce ne dovrebbe importa’ una bella sega.
Ma bella, eh!
E fine della storia
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