Cinque cose

Vorrei, ogni giorno, ricordarmi di cinque cose.

Un numero simbolico, come l’elenco delle cinque cose che Hornby fa in “Alta fedeltà”.

UNO. Che tutto dovrebbe essere vissuto come si vive in una giornata di sole, anche se è inverno e fa un freddo boia.

DUE. Che esisteranno sempre e per sempre cose belle e cose meno belle e che noi non possiamo farci un cazzonulla.

TRE. Che l’amore, se ci credi, davvero, è dappertutto.

QUATTRO. Che la speranza, spesso, non la vedi nemmeno col binocolo, ma esiste e, più che spesso, sta dietro a un nome, a una risata, a una carezza, a un bacio, a un gesto gentile, e fa una luce che t’abbronza.

CINQUE. Che, come canta qualcuno, il cielo è leggero, però non è vuoto.

E fine della storia