È febbraio

 E' febbraio.


A febbraio non lo so, il cielo preannuncia già la primavera anche se fa freddo.

Febbraio è il mese del mio compleanno, del Festival di Sanremo, dei fiori rosa sul tavolo della mia cucina.

Un mese breve, ma che può regalarti tanto e la domanda del giorno è: "Quanto sei dispost* a ricevere?"

Stamani non sono a Livorno e mentre stavo guidando, su una strada vergine di ricordi, sulla quale poco o nulla mi si impiglia nella testa come fanno i braccialetti nelle calze, ti vedo un tipo che corre.

Che vita meno faticosa vivremmo se potessimo allenare anche il cuore come alleniamo il resto dei muscoli, ho pensato.

Allenarlo al sacrificio, alle delusioni, ai silenzi, alle giornate no, a stare al passo con il "dovere", ai cambiamenti, ai rifiuti, agli attacchi d'ansia, al ridimensionamento delle aspettative che, poi, cosa aspetti a fa'?

Allenare quel piccolo pezzo di tessuto, fatto di non so cosa (ora guardo sul libro di scienze del Giova) e fargli capire che comandiamo noi, che lui pensi solo a battere per farci vivere, che già mi pare un bell'impegnone in capo alla giornata.

Stamani in uno dei miei (pochi, ci tengo a dirlo) gruppi whatsup una mia amica ha scritto: "Buongiorno, come state?"

Subito sotto due risposte, ma subito, eh: 

"STO"

"RESPIRO"

Allegria es cosa buena sul mio I-phone.

Comunque buon febbraio, che lo possiate vivere con la stessa fiducia nella vita e nel tempo che passa che ha il mi' marito quando, per descrivere le persone, mi fa:" LUI/LEI è giovane, mah, che so, avrà la nostra età".

Ho sposato un ottimista.

Un cagacazzo, ma ottimista.

E fine della storia

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