Anche quando

 Oggi, sfidando un buran che avrebbe già rotto il cazzo, sono stata a camminare, come ormai, negli orari che riesco a ritagliarmi, faccio quasi tutti i giorni. 

Spero sia d’aiuto a dipanare la matassa arruffata, come dice il mi’ zio Renato, che contengo dentro di me e, ovvio e quasi impossibile, anche a snellirmi.

I festeggiamenti del mio Giubileo d’oro sono stati diversi e pieni d’amore. Macchie di bene disseminate nei giorni e, bellissimo, non sono ancora finiti, beata me!

Ho abbracciato gli affetti di sempre e ho ricevuto parole meravigliose da molte persone, anche le più inaspettate e lontane, che affidandosi a una tastiera mi hanno fatto arrivare il loro pensiero.

Qualcuno ha cantato, qualcuno ha scritto, qualcuno mi ha fatto ridere e qualcuno commuovere, i più bravi entrambe le cose insieme. 

Mi sono arrivati fiori e regali, ho mangiato e bevuto e soffiato su quei numeri magici svariate volte.

E allora, davvero, ti accorgi di quanta strada hai fatto negli anni verso gli altri e quanta ne hanno fatta gli altri verso di te, di quanti sguardi hai incrociato, di quante vite hai sfiorato, di quanto bene c’è nelle persone, di quanta bellezza siano fatte, di che bel regalo è essere vivi e ragionare, di che bel regalo è vedersi, talvolta, attraverso gli altri. 

Faccio fatica a scegliere un pensiero tra i molti, ma forse (escludendo l’ode all’Amadorrrr della Favilli, il mio grande amore degli anni pisani)…

“Auguri 50-enne nel corpo di una adolescente!!

Rimani sempre te. 

È difficile, ma importante ❤️” 

Ecco, credo che questo possa essere un augurio dovremmo farci tutti, che è arrivato a me ma che io faccio a voi.

Rimanere noi stessi, sempre. 

Anche quando non è il caso, anche quando provoca dolore, anche quando le persone sono mulini a vento e te sei Don Chisciotte della Mancia, anche quando costa fatica, anche quando è controcorrente. 

Anche quando.

Ognuno di noi ha il suo: “Anche quando”, no?

Anche quando è difficile ma, come hanno detto a me, è importante.

E fine della storia