Ma se MOIO?!
E insomma nulla.
Devo rinnovare la patente, vado all’agenzia, mi fanno una foto che, ovviamente, fa cacare (ma non è colpa loro, poverini, sono la materia prima e l’abuso del primo piano ad essere inclementi).
La mia amica Saveria fotografa dice che vengo male perché mi muovo troppo e faccio troppe espressioni, ma lo dice solo perché è mia amica e non mi può mica dire che c’ho la faccia di chuck castoro.
All’agenzia che espressioni avrò mai potuto fare? Devi restare impassibile, non ridere, sembrare anche un po’ sfavata, come quando Carlo Conti fa le battute pensando di essere simpatico.
Io fossi la su’ moglie glielo direi, che non fa ridere un cazzo di nessuno, almeno in provincia di Livorno.
Ma sto divagando.
La cosa veramente triste e oscura è che penso sempre: “Ti immagini se MOIO e vado sulla civetta del giornale con questa foto qui?”, poco conta se m’ero fatta il bidet e avevo le mutande pulite, cosa sulla quale era fissata la mi nonna, passerò alla storia con una foto che se m’arrestavano ubriaca e mi sbattevano in prima pagina di sicuro facevo più allegria.
E fine della storia
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