Il CCS la domenica

CCS.

Domenica.


Alla mia sinistra: “Lei è sempre stata un’arrizza cazzi (primo oncone). 

Fa arrizza’ i cazzi e poi non la dà a nessuno (secondo oncone).

Ma una volta ce l’ho beccata bene bene, vedrai a quello lì gliel’ha data (terzo e definitivo oncone).

Perché noi si arrizza e all’occorrenza si dà (il soggetto è sottointeso, come il suo cervello).

Voglio senti’ Alberto Angela se la teoria delle arrizza cazzi è scientificamente provata.

Loro invece lo svendono proprio, fanno i saldi, anche fuori stagione, però sono ganzi.

Noi troie che se la tirano e loro dei ganzi, con il palinsesto emotivo di Canale 5, ma dei ganzi ai quali “la dobbiamo”.


Ma andiamo avanti.


Alla mia destra un tipo prende un tovagliolo di stoffa, lo apre, lo appoggia su un asciugamano in terra, si inginocchia, credevo si mettesse a pregare e invece appoggia sul tovagliolo due forchette di acciaio, le aggiusta per allinearle e quando sono allineate infila dentro i loro denti due coltelli, come se ci stesse parcheggiando  due biciclette, poi ci riavvolge il tovagliolo tutto intorno e ripone il tutto nella borsa frigo.

Ecco, mi sono domandata, ma io, uno così, lo tromberei? 

Eppure, badate, c’è chi lo fa, mentre io sbadiglio al solo pensiero.


Poi uno dice perché non vai al mare la domenica.


Perché rischio la rissa, e per altri centodue motivi.


E fine della storia


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