I tavoli fuori
Dove abito io si iniziano a vedere i tavoli fuori.
Nei ristoranti, nei bar, nelle piazze.
I tavoli fuori sono le sentinelle della bella stagione, preannunciano alcol e risate.
I tavoli fuori sono baci dopo il dolce, spaghetti alle vongole, pizza mangiata con le mani, birre stappate, mani che si accarezzano in mezzo alle bottiglie, bocche sporche di pasta al pomodoro, occhi che brillano e si cercano nel buio, magliette bianche, facce di sole, piedi nudi, spalle scoperte, cieli stellati, guazza e rumore di grilli.
I tavoli fuori sono ore lente, voglia di stare insieme, cani che raccattano le briciole, chiacchiere che come le patatine una tira l’altra.
I tavoli fuori sono l’anteprima del film dell’estate, che ancora non è arrivata ma che si sbrighi, perché noi siamo pronte e depilate.
Magre, ormai, il prossimo anno.
E fine della storia
Commenti
Posta un commento
Se volete lasciare il vostro nome quando commentate sarei contenta, altrimenti non so chi siete.