Un discreto cervello

 L’altro giorno cammino in città e c’ho dietro, per tutta via De Larderel, un ragazzo giovane ma non giovanissimo, che parla al telefono usando le cuffie. 


Non me la sento di commentare il blaterare all’aria camminando per strada, che magari poi mi ci converto anche io.


Gli argomenti sono vari: il giorno di festa, la cena fuori della sera, il fatto che menomale c’è un po’ di sole, anche se all’ombra è fresco.


Temo venga affrontato pure il calcio ma invece no, a dirla tutta mi pare più un tipo da motomondiale.


Poi arriva lui, l’argomento degli argomenti: le ragazze (altrimenti dette “le fie”).


E insomma, c’ha una ragazza con la quale si vede.

La vede, come io vedo i miei vicini di casa o un film alla tele: spero per lei la tocchi anche, ogni tanto.


Io boh.


Comunque.


C’ha questa ragazza che vede e che pare c’abbia un discreto cervello.

(Testuali parole: discreto cervello)

Cioè, per essere precisi, pare proprio che il cervello sia l’unica cosa che non le manca.

Mentre la sua ex, della quale, guardate, preferisce non parlare sennò si rovina la giornata, c’aveva tutto, tranne che il cervello.


Poveraccio dé, il re degli estremi, gli ci vorrebbe una via di mezzo.

Magari una con le puppe grosse e il culo piatto, che però adora leggere.

Oppure una con zero puppe ma con un culo come quello di Tokio, che magari fa calcoli a mente anche con i decimali-ali-ali, come il Professore.

Oppure una che non spolvera, ma sa cucinare.

Oppure no, una che usa il folletto (Oioi c’ho i brividi) in casa, ma lascia un cimitero di brick dell’Estathe, vuoti,  in macchina 


Che genere meraviglioso, quello maschile.


Il fatto che non sono mai contenti, come i figlioli (o la mi mamma).


Adorano quando sei te stessa, ti prego non cambiare mai, ma quando essere te stessa diventa troppo per loro, diventi una spaccaminchia.

Ci vogliono zoccole ma, sotto sotto, preferiscono le suore.

Divertenti, ma non più di loro, eh.

Presenti, ma non petulanti.

Interessanti, ma qb, come il sale nelle ricette di Giallo Zafferano.



Finita via De Lardarel. 


Anche questa volta  ho imparato qualcosa sui maschi.

(Altrimenti detti “i fii” o “i cazzi” 🤣)


E fine della storia


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