A Livorno c’è un altro sole

In un bar della città, nel quale il sole entra dai vetri e illumina fiori e carta da parati e cristalli al soffitto, una coppia si è salutata baciandosi da un capo all’altro di un piccolo tavolo di legno, rotondo. 

Un bacio come un sussurro, sulle labbra.

Lui poi è uscito e lei è andata a pagare, mentre io bevevo il mio caffè. 

È inutile.

A Livorno c’è un altro sole.

A Livorno, per davvero, tra le case di operai si vedono le Hawaii.

A Livorno, se non è amore dimmelo tu cos’è.

E fine della storia.

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