In fondo, sentire è un po’ come vedere.
La città il pomeriggio è abitata da altri rumori, come un po’ tutto.
Tutto cambia rumore a seconda dei giorni, dell’ora, dell’umore, del meteo, o di quello che volete voi.
Credo sia cosa nota a tutti che ogni luogo cambia rumori o, se la volete dire in un altro modo, ogni luogo suona in modo differente a seconda del momento nel quale lo si ascolta.
Cambia rumore una casa. Quando i bimbi sono piccoli suona di risate grasse, bizze, sirene giocattolo della polizia, mestolini in legno, nonne nanne sussurrate. Quando i bimbi crescono suona di strilli di madri esasperate, di porte della camerina che sbattono, di musica assurda, di chiavi che non vedi l’ora girino nella toppa di casa. Una casa cambia rumore pure quando qualcuno dei suoi abitanti è a cena fuori, e le dinamiche a tavola cambiano, meno passi sul pavimento, meno forchette che sbattono sui piatti, meno acqua versata nei bicchieri.
Cambiano rumore le strade intorno a quella stessa casa. La mattina cinguettano gli uccellini e rombano i camion della REA, il pomeriggio cantano le cicale e, d’inverno, i bimbi all’uscita di scuola, la sera, ora, è tutto un frinire di grilli e di marmitte di motorini.
Cambia rumore il mare, a seconda delle stagioni e del vento che tira e le spiagge, poi, passano da brulicanti e chiassose a deserte e silenziose.
Cambia rumore la vita. Quella di tutti. Cambia il tono della voce con il quale ti rivolgi alla tua mamma. Cambia il rumore che fai dentro, quando l’età non fa sconti e la sofferenza non chiede il permesso di abitarti. Cambia il rumore del tuo cuore, quando qualcuno lo abbandona, e invece te credevi che lo avrebbe fatto battere forte per sempre.
In fondo, sentire è un po’ come vedere.
Vedi quello che sei pronto a vedere, e ad accettare, quello che senti è una conseguenza.
E fine della storia.
Questa è pazzesca!!! Da Premio 🏆!!
RispondiEliminaSimona Telara
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