Anche le ferite che non guariscono smettono di sanguinare

Una volta, anni fa, mi è stato detto che soffrire è più facile che cambiare. Per il cambiamento ci vuole coraggio.

A me mi pare ci voglia coraggio anche per soffrire e che si soffra anche per cambiare.

Ma nemmeno tanto in senso cosmico.

Voglio dire, c’è talmente tanto brutto e lacerato e lacerante, nel mondo, che se ti ci metti a pensare non arrivi a domani, anche perché quel brutto, quel lacerante e quel lacerato, ci sta che, prima o poi, tocchino anche te.

Se rimpicciolisci la Google Map del dolore cosmico, escludendo le tragedie, trovi il tuo dolore quotidiano, che è personalizzato, come le scatole di Lookiero.

C’è chi soffre la fame, per dimagrire.

C’è chi soffre nelle palestre, per ridisegnarsi.

C’è chi soffre il freddo, per essere scoperta e fia.

C’è chi soffre per il lavoro che fa, perché gli fa cacare.

C’è chi soffre dall’estetista, per depilarsi la passera.

C’è chi soffre per sentirsi sempre all’altezza delle aspettative, che hanno voglia di aspettarti, se nasci tondo, tondo rimani. 

E ci vuole coraggio.

Per alzarsi dal letto certe mattine, quando fuori ci sono tre gradi.

Per essere gentile con chiunque.

Per sorridere anche quando siamo stanchi.

Per vedersi belle anche se hai cent’anni e il metabolismo lento.

Per mangiare l’agnello.

Per mettersi abiti noiosi.

Per ascoltare la musica trap.

Per confortare.

Per fidarsi.

Per dare una seconda possibilità. 

Per fare la fila alla posta.

Per far finta di stare bene quando, invece e ancora, ti manca qualcosa o qualcuno come se a mancarti fosse un braccio o un pezzo di te, della tua carne.

Per mettersi un paio di pantaloni bianchi quando c’hai le mestruazioni.

Per non digitare su Google la nuova malattia che pensi di avere.

Per non avere mai tempo per andare al mare fuori stagione.

Per riconoscere di avere il cuore spezzato, ma soprattutto per capire (e realizzare) che “avere il cuore spezzato” non è una metafora, il cuore si spezza per davvero e fa un male che non credevi possibile e che pensi inguaribile. 

E vi svelo un segreto: è inguaribile; come ha detto qualcuno, però, “anche le ferite che non guariscono smettono di sanguinare”.

SEDIOVOLE.

E fine della storia.

Commenti

Post più popolari