Cosa resta dell’estate
I capelli più chiari, la sabbia in macchina, l’eco delle risate, la spiaggia deserta.
Come ogni anno ri-pigiamo play e ci sembra di iniziare di nuovo a vivere.
Molti vivranno come potranno, perché aveva ragione Caterina Caselli quando cantava che “ognuno ha il diritto di vivere come può”.
Vero, ma se volere è potere, allora possiamo vivere come vogliamo nel modo in cui possiamo, che già suona meglio.
L’estate è la giovinezza che si ripete, con le sue cose più belle, è il Dorian Gray delle stagioni, un integratore di vitamina D e di sole, un’infatuazione, un orgasmo, un fast food, il bacio sul collo che aspetti per tutto l’anno.
A chi, come me, ha l’autunno dentro, l’estate insegna che la vita può essere (anche) bella e luminosa.
Che anche se lo sai, a volte te lo scordi (o te lo fanno scordare).
E fine della storia
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