Con tanto amore, Mario

Stamani, sul Romito, scansata Calafuria, cimitero di ogni comunicazione urbi et orbi, alla radio hanno passato un ventata di modernità, sono seria, “Rose Rosse”.

Subito un vocale al gruppo di amici stretti, nel quale duetto con Massimo Ranieri, una bomba!

(Mi dispiace davvero, ma se non mi avete mai sentito cantare avete vissuto a metà)

Ma veniamo alle cose serie.

“La strada dei ricordi è sempre la più lunga, amore sai perché? Nel cuore del mio cuore non ho altro che te”.

Cioè, lui nel cuore, che già è un centro per antonomasia, perché da esso sgorga la vita, sia in senso biologico sia in senso emotivo, se si può dire, c’ha un altro cuore, e in quel cuore c’è lei. Cioè, lei abita il cuore del suo cuore. Cioè, rifletteteci, cazzo, chi mai ce l’ha detta una cosa così, ma che dico detta, cantata!?

Io ne conosco uno, a parte Ranieri.

Il mi’ babbo.

Il mi’ babbo la cantava (quasi) tutte le mattine alla mi’ mamma.

E lei, la mi’ mamma, a parte alcune fotografie, (nelle quali, io, ho dei capelli improbabili) tiene incorniciato da tempo immemore un bigliettino bianco, con l’inconfondibile corsivo minuscolo, oggi script, di Mario, che scrive: “Con tanto amore, Mario”.

Quel biglietto accompagnava un mazzo di rose rosse che il mi’ babbo le fece arrivare l’otto aprile 1972, alla vigilia del loro matrimonio.

(Poi ci si chiede da dove sono uscita)

Credo sia tutto.

E sì, Massimo, “la strada dei ricordi è sempre la più lunga”.

E fine della storia


 

Commenti

  1. Anonimo10 gennaio

    Cara Elena sei eccezionale e quando parli del tuo babbo mi tocchi davvero il cuore del cuore
    Caterina

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  2. Anonimo11 gennaio

    Meravigliosa ❤️

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  3. Anonimo11 gennaio

    Brava Elena, come sempre UNICA 🤩

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