Se fosse

Giuseppe, caro.

Giochiamo a “Se fosse...”.

Se tu fossi un cibo, saresti un panino alla porchetta, con il caldo che ti scioglie il grasso, darti un morso sarebbe un‘esperienza leggendaria.

Se tu fossi un animale, saresti un cane brontolone e fedele, mi accompagneresti dappertutto, anche a fare la pipì.

Se tu fossi una città, non potresti che essere Livorno, azzurra di cielo, calda di sole, affollata di sorrisi.

Se tu fossi un personaggio letterario, chi se non Mr. Darcy? L’uomo che racchiude in sé tutti gli uomini, il perché di ogni sospiro e di ogni sogno romantico.

Se tu fossi un profumo saresti profumo di albero e di mare, di sale e caramello, di torta di mele e lasagne della mi’ mamma.

Giuseppe, caro, palesati.

Mi manchi, come le vacanze a gennaio, il prosciutto crudo in gravidanza, i ricciarelli tutto l’anno.

Ineluttabilmente tua,

E.


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