A me m'hai rotto il cazzo
Giuseppe, caro.
A me m’hai rotto il cazzo.
È un comunicato ufficiale e definitivo e lo firmo oggi, 25 ottobre 2020, alle ore 13.27.
Non è facile guidare un Paese, lo so, me lo immagino, per me talvolta è difficile gestire una famiglia, quindi figurati.
Ma ti svelo un segreto.
Se continui a dire che è per il nostro bene peggiori la tua posizione.
Fai un giro su alcuni autobus per Livorno la mattina presto e poi torna in televisione, baldo e fiero, a dire che è per il nostro bene e a scomodare il Comitato Tecnico Scientifico di stocazzo e anche del tuo, di cazzi.
Prima il mio unico pensiero era di non farmi venire la nausea prima di barriera Margherita, mentre ora, invece, mi domando se posso aver preso qualcosa da quello dietro, quello accanto, quello davanti (tanto la nausea mi viene sempre prima di barriera Margherita) e loro si domanderanno lo stesso.
Non è per il nostro bene e inizio a credere che mai nulla lo sia stato.
Ed è così brutto pensarlo che te non te lo immagini nemmeno.
Non è per il nostro bene.
Sei come uno di quei professori che a scuola fanno le preferenze.
Ci mancava tu dicessi che siamo un grande Paese, siamo il paese di Totti, della Nazionale del 2006, del Festival di Sanremo e poi s’era tutti.
Ma via.
Un po’ di vergogna io la proverei.
A D D I O.
E.
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