Oh io, Ivano?!
Stamani Livorno era mezza allagata, per un po’ la corrente è andata e tornata; nel mentre ho lasciato la fine di un patrimonio al dentista, e mi volevo anche comprare un vestitino a righe per poi scoprire che, forse, mi stava giusto al mignolo.
Ma coraggio, le cose belle esistono.
A volte le vedi, come il mare che imbratta il Romito e le mie giornate, come fosse una macchia di speranza, o come un bicchiere pieno di birra il mercoledì sera, o lo sbattimento delle tue amiche per dirti che sei speciale, così come sei, anche se te ti senti una brutta persona, due giorni su tre, con dei capelli di merda, oltretutto, che con quei capelli lì, le cose belle non te le meriti nemmeno, secondo me.
Ma le cose belle possono essere, pure, come il vento a primavera che ti s’appiccica alla schiena e, anche se non lo vedi, produce degli effetti sul tuo corpo, che cambia (il mio in peggio) e si spoglia.
Le cose belle, in fondo, sono il motivo per il quale, ogni giorno, decidiamo di respirare sopra la follia di questo mondo.
Stasera tira un libeccio che ti leva anche la memoria, almeno ci ripulisse dalle paranoie, che ci provocano danni, dagli sbalzi d’umore, e piovesse dal cielo, scaraventato dal vento, proprio, qualcuno o qualcosa che sia in grado di baciarci pure i pensieri insieme alla pelle, fermandoli e rendendoli veri, qualcuno o che non racconti una falsa narrativa di sé, e sia interessato alla tua, qualcuno che sia così leggero da volare nel vento, ma non vuoto.
Qualcuno, o qualcosa, che ci faccia ricredere su “Io l’amore l’avevo in mente, ma ho conosciuto solo gente”.
Oh io, Ivano?!
E fine della storia.
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