Il prossimo mese è il mio compleanno
Giuseppe, caro.
Latito un po’, come te del resto, ma sono sempre la prima a cedere, a cadere nel cercarti.
Comunque.
Ti immagino infreddolito a cercare soluzioni che mettano d’accordo tutti; sappi che la vedo dura, quasi come il fatto che tu cada a terra, stecchito d’amore per me: sono innamorata, ma ancora lucida.
Sarebbe bello scaldarci sul divano, insieme, appiccati al termosifone: se fai il bravo, mentre mi leggi l’ultimo DPCM, puoi mettere anche le mani sotto il mio maglione, ma solo se fai il bravo.
Vado al dunque.
Il prossimo mese è il mio compleanno, fai te.
Mi auguro tu abbia in previsione un’immensa zona rosa, che parte da casa mia, sopra la quale farai cadere caramelle e zuccherini, e che coinvolge, almeno, tutta la Toscana.
Se poi mi vuoi anche fare un regalo non lo rifiuto.
Che fai, ci pensi?
Aspetto tue.
E.
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