Ti penso e cambia il mondo

Giuseppe, caro.
Non di sola maggioranza vive l’uomo.
Mi mancherai.
Molto.
Moltissimo.
Immensamente.
Ma vedila così.
Prendi me.
Potevo nascere col culo di Tokio, per dirne una.
O col sorriso di Julia Roberts, per dirne un’altra.
Potevo nascere con il ritmo nel sangue, o intonata, o sportiva. Potevo nascere altra da me, ma sono nata me.
E te, Giuseppe, caro, sei nato te.
Te sei uno dei Karamazov, sei Don Chisciotte, sei Sandokan, sei Zorro, sei Clark Kent, sei Mr. Darcy, sei Heathcliff, sei Giulio Cesare, sei un un antico greco, sei un gladiatore.
Sei nato te eppure sei tutti loro.
Parli bene, vesti bene, sei educato, garbato, a tratti palloso (ma c’hai una certa), sei un eroe nascosto, baci bene un te lo posso di’ perché ad oggi nulla.
Giuseppe, caro, io ti penso e cambia il mondo.
Con rinnovato amore,
E.

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