Finché morte non ci separi

Giuseppe, caro.
Non sono una virologa. Non sono un’economista. Ma sono una donna e, ragazzi, ti ho sentito dire “espurgerlo”, che non so nemmeno se esiste nel vocabolario di questo secolo.
Ecco, a cena con te ci starei, stasera e finché morte non ci separi.
Che so, Giuseppe, vogliamo fare alle 21 da me?
Si mangia quello che c’è, io tanto mi nutrirò di te.
Sei il mio HUGH!
Ma più bello.
E. 

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